La cappa di tristezza è un fenomeno meteorologico: è quello strato di aria pesante, umida, visibile in città nelle giornate molto calde e umide. Quella cosa spugnosa che rende difficile il respiro e smorza gli entusiasmi.
La cappa di tristezza è uno stato alterato di coscienza: come quando ci si alza alle 3 di mattina dopo aver mangiato troppo la sera. Tutto è offuscato, c’è un senso di malessere nel corpo: uno vorrebbe continuare a dormire o svegliarsi ma liberandosi. Tutto è strano, impalpabile ma fastidioso.
La cappa di tristezza è un fenomeno che colpisce le persone, le famiglie e le organizzazioni. Intorpidisce i pensieri, rallenta la azioni, imputridisce le relazioni.
Come si esce? Con un ben temporale, una ventata di tramontana fresca, una profonda vomitata. Si può anche pazientare immobili, per non sudare, e aspettare che passi: a volte funziona … a volte … ma non sempre in tempo.
PierG
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