martedì 3 agosto 2010

Chiusura condizionale

Lo scorso venerdì era l’ultimo giorno di scuola d’infanzia per mio figlio: da Settembre si va alle elementari!

Quando siamo arrivati all’8 Marzo, lui era particolarmente taciturno e apparentemente triste: ha iniziato ad abbracciarmi e a tenermi stretto, cosa alquanto rara.

Dopo qualche secondo di silenzio ho iniziato: ‘Giammy, è ora di andare per papà’ … ‘Devo andare’ … ‘Arriverò tardi al lavoro’ … ma niente. Per minuti è stato stretto a me, non voleva chiaramente lasciarmi andare.

A quel punto mi sono seduto su una piccola seggiolina e ho detto: ‘ok stai tranquillo, non me ne vado fino a che non sei pronto. Mi dici TU quando posso andare, ok?’ … lui ha annuito.

Dopo pochissimi secondi (molto meno di quanto potevo sperare) ha tirato su la testa, si è staccato e mi ha detto: ‘ok, puoi andare, ciao’ ed è corso verso i suoi amici.

Il solo fatto che io gli abbia fornito una scelta (per altro finta, io comunque me ne sarei andato e lui lo sapeva), ha portato la situazione verso una cornice soluzione.

Puoi immaginare una situazione in cui puoi usare questa strategia?

PierG

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